Contesto per me è sinonimo di chiarezza. E non solo nell’ambito della matematica o delle scienze in generale, ma in ogni cosa che ci circonda…Per fare un esempio: quante volte incappiamo in tremendi equivoci o gaffe? E quante volte questi inconvenienti si verificano perché la persona non è a conoscenza della particolare situazione del suo interlocutore?
Inutile ribadire quanto sia importante avere presente il quadro generale entro cui è inserita una formula, o più in generale un problema…ma la ricerca di questa “chiarezza” si fonda a mio avviso anche sull’interesse e sugli stimoli che ciascuno prova di fronte alla matematica. Qualcuno potrà dire: “a me basta imparare la formula x il compito” oppure “ma a cosa serve sapere tutta questa roba?”. Mi ha colpito la frase tratta dall’articolo di M. Polito: è importante rendere desiderabile la matematica…e io un po’ mi rivedo in questo! Fino alla 4^ superiore non provavo granché x la materia. Poi in 5^ me ne sono innamorato. E forse questa “esplosione” la devo all’esempio della mia insegnante che mi ha saputo trasmettere il messaggio di quella materia (almeno x quello che ho capito io!), cioè un modo di vedere le cose, un ragionamento di un certo tipo: come una lente attraverso la quale vedere la realtà.
Senza proprio per questo perdere di vista su cosa si punta la lente!
Parole: 223 (ops!)
martedì 15 aprile 2008
domenica 13 aprile 2008
oggi al voto!
Eh già, è la prima volta che sono chiamato a votare...come tanti altri ragazzi, certo...
ma non mi ero mai reso conto della responsabilità che ciascuno di noi ha nel dare un voto: basta veramente poco per darlo alla persona sbagliata!
Ed è un diritto fondamentale, intoccabile. Anche se purtroppo non è così in ogni angolo della Terra.
E pensare che c'è ancora chi per il fatto di non avere le idee chiare o, peggio ancora, PER FATICA non si reca alle urne. Assurdo.
Non votare (a meno che non ci siano motivi particolari) è propriamente mancanza di civiltà e di rispetto nei confronti di chi ha lottato pagando con la vita per l'opportunità e la libertà del voto.
Quindi: forza, votate gente!
ma non mi ero mai reso conto della responsabilità che ciascuno di noi ha nel dare un voto: basta veramente poco per darlo alla persona sbagliata!
Ed è un diritto fondamentale, intoccabile. Anche se purtroppo non è così in ogni angolo della Terra.
E pensare che c'è ancora chi per il fatto di non avere le idee chiare o, peggio ancora, PER FATICA non si reca alle urne. Assurdo.
Non votare (a meno che non ci siano motivi particolari) è propriamente mancanza di civiltà e di rispetto nei confronti di chi ha lottato pagando con la vita per l'opportunità e la libertà del voto.
Quindi: forza, votate gente!
martedì 8 aprile 2008
I Care: un’iniezione di…empatia (altro che compito 6)
Quella di oggi è stata proprio un’esperienza. Già, perché è da 6 mesi che non facciamo altro che frequentare i corsi a macchinetta, a volte senza neanche essere coscienti di quello che saremo chiamati a fare tra qualche anno.
Sono rare infatti le occasioni che ti portano a scoprire l’aspetto più umano di una persona o di un docente specialmente nell’ambito universitario…ma in queste poche possibilità ci rendiamo conto di quanto sia importante riflettere ed osservare queste cose.
Stamani ci sono stati presentati esempi di persone che hanno saputo rendere vivo l’ “I Care” di Don L. Milani. E per questo ringrazio con tutto il cuore chi ha organizzato questo “seminario” ;)…
Vivere i nostri studi e il mondo dell’università non può limitarsi ad un assorbimento passivo di concetti e nozioni. Certo: è necessario un passaggio del genere. Ma la professione che abbiamo scelto è pure altro. Piano piano ci si accorge dell’esigenza di mettere in gioco se stessi e i propri sentimenti nel momento della relazione con l’altro, non per uno scadente e poco costruttivo sentimentalismo né solo con i pazienti, quando saremo medici.
Quella che compiono i ragazzi di “M’illumino d’immenso” è un’opera che lascia il segno e che vive di gesti semplici, che poi sono quelli che in un rapporto confermano continuamente l’affetto che proviamo nei confronti di qualcuno. Spendere del proprio tempo per l’altro, per farlo sentire felice ed importante. Specie se nel bisogno.
A questo proposito vorrei consigliare di leggere la storia di S. Camillo De Lellis (1550-1614) che nel contesto in cui si trovava compì una vera e propria rivoluzione nell’ambito ospedaliero. Un opera che per certi aspetti, nel nostro piccolo, risulta realizzabile (e i ragazzi di stamani ne sono la prova!) al di là delle confessioni di ciascuno…
Grazie ragazzi per la vostra empatia e per il vostro coraggio di mettervi in gioco e andare oltre la banalità, per averci donato l’esempio di chi sa mettersi nei panni dell’altro e condividerne le sofferenze, per averci ricordato che siamo uomini prima ancora che medici.
Sono rare infatti le occasioni che ti portano a scoprire l’aspetto più umano di una persona o di un docente specialmente nell’ambito universitario…ma in queste poche possibilità ci rendiamo conto di quanto sia importante riflettere ed osservare queste cose.
Stamani ci sono stati presentati esempi di persone che hanno saputo rendere vivo l’ “I Care” di Don L. Milani. E per questo ringrazio con tutto il cuore chi ha organizzato questo “seminario” ;)…
Vivere i nostri studi e il mondo dell’università non può limitarsi ad un assorbimento passivo di concetti e nozioni. Certo: è necessario un passaggio del genere. Ma la professione che abbiamo scelto è pure altro. Piano piano ci si accorge dell’esigenza di mettere in gioco se stessi e i propri sentimenti nel momento della relazione con l’altro, non per uno scadente e poco costruttivo sentimentalismo né solo con i pazienti, quando saremo medici.
Quella che compiono i ragazzi di “M’illumino d’immenso” è un’opera che lascia il segno e che vive di gesti semplici, che poi sono quelli che in un rapporto confermano continuamente l’affetto che proviamo nei confronti di qualcuno. Spendere del proprio tempo per l’altro, per farlo sentire felice ed importante. Specie se nel bisogno.
A questo proposito vorrei consigliare di leggere la storia di S. Camillo De Lellis (1550-1614) che nel contesto in cui si trovava compì una vera e propria rivoluzione nell’ambito ospedaliero. Un opera che per certi aspetti, nel nostro piccolo, risulta realizzabile (e i ragazzi di stamani ne sono la prova!) al di là delle confessioni di ciascuno…
Grazie ragazzi per la vostra empatia e per il vostro coraggio di mettervi in gioco e andare oltre la banalità, per averci donato l’esempio di chi sa mettersi nei panni dell’altro e condividerne le sofferenze, per averci ricordato che siamo uomini prima ancora che medici.
lunedì 7 aprile 2008
compito 3 (risorse bibliografiche)
Premesso che mi è difficile cercare qualcosa senza un preciso criterio od obbiettivo, ho cominciato a cercare cose che più o meno da vicino mi riguardavano od interessavano. Digitando semplicemente parole come “heart” si ottengono 833.207 articoli…un’enormità!
Ho provato allora con qualcosa di più specifico come “heart rejections (= rigetto)” con risultati più “confortanti”: 10454 oggetti.
Il fatto che cercando qualcosa si ottenga una tale quantità di informazioni, mi lascia un po’ perplesso sulla possibilità di scelta e valutazione dei dati. Tuttavia si possono utilizzare parole chiave (AND, OR, +, …che però non sfrondano il numero!) oppure le virgolette: si passa a 97 risultati! Non c’è male…
Se si clicca su “Limits” (sotto il Search Box) si possono inserire criteri di ricerca per data…ottimo!
Stamani inoltre il prof. Romagnoli ha mostrato una slide dove, in relazione alla matrice extracellulare, si parlava di cuore artificiale (“Perfusion-decellularized matrix: using nature's platform to engineer a bioartificial heart”), anche se per avere effettivamente una risposta ho dovuto specificare (almeno) un autore (x esempio “Harald C Ott” secondo i criteri elencati nel tutorial).
Si ottengono anche risultati cercando notizie sugli interventi dei docenti del nostro CdL!
Sapete dirmi dove posso trovare un buon dizionario di inglese scientifico on-line? Grazie!
(204 words)
Prof, vorrei essere inserito nel google doc.
Ho provato allora con qualcosa di più specifico come “heart rejections (= rigetto)” con risultati più “confortanti”: 10454 oggetti.
Il fatto che cercando qualcosa si ottenga una tale quantità di informazioni, mi lascia un po’ perplesso sulla possibilità di scelta e valutazione dei dati. Tuttavia si possono utilizzare parole chiave (AND, OR, +, …che però non sfrondano il numero!) oppure le virgolette: si passa a 97 risultati! Non c’è male…
Se si clicca su “Limits” (sotto il Search Box) si possono inserire criteri di ricerca per data…ottimo!
Stamani inoltre il prof. Romagnoli ha mostrato una slide dove, in relazione alla matrice extracellulare, si parlava di cuore artificiale (“Perfusion-decellularized matrix: using nature's platform to engineer a bioartificial heart”), anche se per avere effettivamente una risposta ho dovuto specificare (almeno) un autore (x esempio “Harald C Ott” secondo i criteri elencati nel tutorial).
Si ottengono anche risultati cercando notizie sugli interventi dei docenti del nostro CdL!
Sapete dirmi dove posso trovare un buon dizionario di inglese scientifico on-line? Grazie!
(204 words)
Prof, vorrei essere inserito nel google doc.
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